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Perché questo Blog ?
Ho voluto creare questo blog perché mi piaceva l'idea di condividere con voi quali inserzioni pubblicitarie si vedevano sui giornali Italiani negli ultimi due secoli. Nei prossimi giorni posterò immagini, curiosità e notizie e se qualcuno vorrà potrà commentarli liberamente. Mi aspetto anche che molti di voi mi inviino delle immagini di annunci pubblicitari trovati su vecchie riviste e giornali. Mi raccomando però, solo pubblicità d'annata, quindi dal 1880 fino al 1980, se interessanti li posterò sicuramente in questo blog.
Potete inviare i vostri contenuti alla casella di posta elettronica "The Italian Vintage Advertisements".
Ciao e continuate a seguirmi.

venerdì 5 novembre 2010

La Nascita dell' I.N.A.

Siamo nel 1912 e questa è l'inserzione pubblicitaria che annuncia la nascita dell'Istituto Nazionale delle Assicurazioni come ente pubblico per esercitare il monopolio delle assicurazioni sulla vita in Italia.


Ecco qui sotto alcuni estratti dell'articolo scritto dal giornalista Augusto Biagi nell'allegato "La Lettura" del Corriere dei Piccoli del settembre 1912.

"Tutto questo lavoro di carattere eminentemente sociale, giacchè si tratta di un saggio premunimento che ciascuno deve adottare verso il danno economico che la sua morte prematura può causare alla sua famiglia, è stato fin qui affidato all'iniziativa privata. Ma recentemente in Italia questa funzione, che è qualche cosa di più e di meglio di quella del risparmio, fondamento grande pur esso del benessere nazionale, è stata adottata, attraverso maturi ed ardui studi e lunghe discussioni, dallo Stato, dacchè il Governo, auspice il ministro Nitti, ha compiuto la grande riforma della statizzazione delle assicurazioni sulla vita. L'istituto Nazionale di Assicurazioni conta appena due mesi di vita ed il suo ordinamento e l'inizio della sua gestione è stato per molte cause laborioso....
Il pubblico ha pure compreso nella sua maggioranza - e l'esperienza giorno per giorno si incaricherà di anche maggiormente convincerlo - la assoluta convenienza di rivolgersi per l'adempimento di un atto sacro nella vita di ciascuno all'Istituto Nazionale delle Assicurazioni.
Esso infatti, oltre a sottostare al diretto e continuo controllo governativo, offre del Governo la più illimitata garanzia; le condizioni della sua polizza sono di una liberalità che non può essere disconosciuta, giacchè, ad esempio, l'istituto nazionale assicura anche i militari pel caso di morte sia in guerra, sia per repressione di una rivolta, sia in seguito a ferite o a malattie contratte in servizio. I capitali e le rendite assicurati sono insequestrabili e le polizze di assicurazione emesse dall'istituto nazionale sono garantite dallo Stato....

Da questa rapida fortuna di una coraggiosa iniziativa non c'è del resto che trarre la lieta constatazione che anche in Italia, se non ancora nello stesso grado dell'estero, il sentimento della previdenza è profondamente coltivato in tutte le classi sociali. L'Istituto di Stato può disciplinare, attrarre e coltivare, fino a farle dare frutti meravigliosi, questa rinnovata coscienza nazionale.
E forse esso può avvicinarsi al giorno in cui si realizzi il voto, che un buon re di Francia antivedeva quando si augurava che in tutte le pentole di tutte le case dei suoi sudditi potesse bollire quotidianamente un buon cappone: il voto cioè che tutti i cittadini trovino, attraverso la più moderna forma della previdenza, una tutela uguale, costante, efficace, veramente paterna da parte dello Stato, per essi e per i loro figliuoli."
 
Un po' di storia:
I rami d'azienda nascono separatamente: per l'esercizio del Ramo Vita viene istituito nel 1912 l'Istituto Nazionale delle Assicurazioni che, negli oltre 90 anni di attività, ha raccolto e amministrato milioni di contratti che gli hanno consentito di affermarsi e di radicarsi nel vissuto degli italiani.
Nel 1923 l'INA istituisce l'Assitalia S.p.A. per le esigenze relative ai rami danni e nel 1927 ne acquisisce l'intero capitale rilevando le quote degli altri soci.
Nel 1931 Ina promuove per la prima volta in Italia le "assicurazioni collettive" con lo scopo di garantire ai dipendenti d'azienda il trattamento integrativo della pensione o dell'indennità di licenziamento.
Nel 1949 Varo del Piano Ina Casa, il più vasto intervento pubblico realizzato in Italia nel settore edilizio, allo scopo di incrementare l'occupazione operaia agevolando la costruzione di case per i lavoratori. Il Piano, che si conclude nel 1963, vedrà la realizzazione di 350 mila alloggi con l'interessamento di 5.036 comuni italiani.
Nel 1968 Ina lancia le polizze vita adeguabili che introducono, per prime sul mercato italiano, il concetto di adeguamento delle prestazioni assicurative alla variazione del costo della vita in base all'indice Istat, limitandolo però ad un massimo del 3% annuo.
Nel luglio 1992, il Governo stabilisce la trasformazione in società per azioni di Ina, Enel, Eni e Iri. Anche Ina entra ben presto a far parte dell'ampio programma di dismissioni e privatizzazioni varato dal Governo. Il processo di privatizzazione, dopo una OPV (offerta pubblica di vendita) nel luglio 1994 per il collocamento di una prima quota di azioni e un successivo collocamento privato di azioni nel settembre 1995, si conclude di fatto nel giugno 1996 con la vendita da parte del Ministero del Tesoro di titoli di Stato in lire e in dollari, convertibili in azioni Ina, corrispondenti al restante 31,08% del capitale sociale, pari all'intera quota disponibile in possesso del Tesoro.
Nel febbraio 2000, Ina e Assitalia entrano a far parte del Gruppo Generali.
Il 31 Dicembre del 2006 INA e Assitalia, dopo 83 anni di magnifica convivenza, diventano una sola compagnia: INA ASSITALIA S.p.A.


Questo articolo è pubblicato nei termini della "GNU Free Documentation License".
Esso utilizza anche materiale tratto dal sito ufficiale di INA Assitalia S.p.A.

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