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Perché questo Blog ?
Ho voluto creare questo blog perché mi piaceva l'idea di condividere con voi quali inserzioni pubblicitarie si vedevano sui giornali Italiani negli ultimi due secoli. Nei prossimi giorni posterò immagini, curiosità e notizie e se qualcuno vorrà potrà commentarli liberamente. Mi aspetto anche che molti di voi mi inviino delle immagini di annunci pubblicitari trovati su vecchie riviste e giornali. Mi raccomando però, solo pubblicità d'annata, quindi dal 1880 fino al 1980, se interessanti li posterò sicuramente in questo blog.
Potete inviare i vostri contenuti alla casella di posta elettronica "The Italian Vintage Advertisements".
Ciao e continuate a seguirmi.

martedì 30 novembre 2010

La Macchinetta per Ricamare

L'inserzione pubblicitaria di oggi, targata 1915, riguarda un'aggeggio che sicuramente le nostre bisnonne conoscevano.

 
Si tratta di una specie di meccanismo semi automatico per ricamare. Non ho ulteriori notizie a riguardo, ma cercando sul web ho trovato molti riferimenti su questo sig. Oscar Wichelhaus. Sembra che oltre ad aver inventato questa macchinetta per ricamare abbia anche ideato un marchingegno che poi è diventato il predecessore delle nostre moderne macchine da cucire.
Ho anche trovato, su vari siti e-commerce di articoli vintage, libri e manuali scritti da Wichelhaus sull'arte del cucito e del ricamo.
Sembra che abbiano un discreto valore per i collezionisti.
Chi ne sapesse di più...


Questo articolo è pubblicato nei termini della "GNU Free Documentation License".

giovedì 25 novembre 2010

L'Atlante Stieler

L'inserzione pubblicitaria di oggi riguarda la nona edizione dell'atlante Stieler.


L'Atlante Stieler (in tedesco: Stielers Handatlas) è stato uno dei più celebri atlanti geografici universali tra la fine del XIX e la prima metà del XX secolo. Edito dalla casa editrice Justus Perthes di Gotha, fu pubblicato in dieci edizioni dal 1816 al 1944; deve il suo nome al cartografo tedesco Adolf Stieler (1775-1836), che ne curò la prima edizione. Le successive edizioni sono considerate dei capolavori di grande valore scientifico grazie alla qualità della stampa e alla finezza delle incisioni su rame, che si contraddistinguono per la loro accuratezza ed eleganza.
La storia dell'atlante Stieler.

martedì 23 novembre 2010

L'affiche della Pirelli

Oggi vi posto l'inserzione pubblicitaria di un "affiche", che poi non è altro che il tipico cartellone pubblicitario da strada, trovata su un giornale del luglio 1913. Insieme all'immagine c'è anche un piccolo articolo che vi riporto così come scritto.


"Non solamente alla bontà dei suoi pneumatici, che si vanno sempre più affermando nel mondo, la Ditta Pirelli affida la diffusione del proprio nome. Essa ha nei giorni passati largamente fatto affiggere, in tutta Italia ed all'estero, l'originale cartellone qui riprodotto, senza naturalmente l'efficacia dei vividi colori che attirano l'occhio. L'affiche veramente indovinato, raffigurante una caccia alla volpe nella quale l'animale trova scampo provvedendosi di un buon pneumatico Pirelli, riunisce genialmente i criteri dell'arte e quelli dell'effetto; è insomma uno dei rari esemplari dei bei cartelloni su cui sia dato posare l'occhio.
La sua comparsa coincide con un momento eccezionalmente fortunato par i pneumatici Pirelli; infatti il bilancio delle vittorie nel mese di maggio e nei primi di giugno si può così riepilogare: 12 maggio Targa Florio con Nazzaro primo e Gloria terzo; 12-15 maggio Meeting de la Sarthe con Boillot e Garas; 22 maggio Giro d'Italia con Oriani; 26 maggio - 1° giugno Giro d'Ungheria (Tatra - Adria) con Schweizer vincitore del Gran Premio dell'Automobile Club Reale d'Ungheria, con Launer vincitore del Premio della Presidenza dello stesso Automobile Club e con Racz vincitore del premio Conte Zichy; 1° giugno Meeting di Huy (Belgio) con Gehenniaux.
Come si vede, sono nuove fronde di alloro che accrescono la corona vittoriosa della industria dei pneumatici Pirelli che i continui successi e l'organizzazione perfetta vanno imponendo ogni giorno di più non solamente in Italia, ma può dirsi in tutto il mondo."

E la storia della Pirelli?

mercoledì 17 novembre 2010

Il Viola del Cioccolato

Oggi vi posto l'inserzione pubblicitaria che compariva nelle riviste dei primi del '900.


La storia del Milka ha inizio verso la metà del 1800 a Neuchâtel in Svizzera, dove un fabbricante di cioccolato, Philippe Suchard (1797 - 1884), diede un ulteriore impulso al mercato quando, nel 1826, progettò un nuovo miscelatore in grado di combinare zucchero e polvere di cacao dando al cioccolato un sorprendente nuovo gusto. La macchina consisteva in rulli di granito che si muovevano avanti e indietro su di un sottile piatto di granito riscaldato. Questo metodo è usato ancora oggi. Suchard costruì la sua fabbrica a Serrières, un sobborgo di Neuchâtel, dove il fiume che nasce dalla sorgente locale ha scavato una profonda gola. Suchard, prendendo l'idea dai mulini ad acqua, riuscì a sfruttare il flusso regolare del fiume per azionare i macchinari.
Quando la fabbrica iniziò la sua attività impiegava solo due persone che riuscivano a produrre da 25 a 30 Kg di cioccolato al giorno.
Il successo di Suchard non fu immediato: il cioccolato restava un alimento costoso e veniva ancora considerato sospettosamente esotico da molti. Gli ordini tardavano ad arrivare, ma per uno strano scherzo della storia il cantone di Neuchâtel oltre alla Svizzera apparteneva anche al lontano Re di Prussia e nel 1842 Suchard ricevette un ordine dalla corte reale di Berlino. La fabbrica riuscì infine a guadagnarsi la meritata fama sia all'estero sia in Svizzera. Il cioccolato di Suchard vinse una medaglia d'oro alla Grande Fiera di Londra nel 1851, ed un'altra all'Esposizione Universale di Parigi nel 1855.
Nel 1880, Suchard fu il primo cioccolatiere svizzero ad aprire una fabbrica all'estero, a Lörrach in Germania, appena oltre il confine settentrionale di Basilea. All'inizio degli anni 1880, l'attività di Suchard copriva la metà della produzione totale di cioccolato della Svizzera, e da sola impiegava la metà di tutti gli addetti a questa industria.

venerdì 5 novembre 2010

La Nascita dell' I.N.A.

Siamo nel 1912 e questa è l'inserzione pubblicitaria che annuncia la nascita dell'Istituto Nazionale delle Assicurazioni come ente pubblico per esercitare il monopolio delle assicurazioni sulla vita in Italia.


Ecco qui sotto alcuni estratti dell'articolo scritto dal giornalista Augusto Biagi nell'allegato "La Lettura" del Corriere dei Piccoli del settembre 1912.

"Tutto questo lavoro di carattere eminentemente sociale, giacchè si tratta di un saggio premunimento che ciascuno deve adottare verso il danno economico che la sua morte prematura può causare alla sua famiglia, è stato fin qui affidato all'iniziativa privata. Ma recentemente in Italia questa funzione, che è qualche cosa di più e di meglio di quella del risparmio, fondamento grande pur esso del benessere nazionale, è stata adottata, attraverso maturi ed ardui studi e lunghe discussioni, dallo Stato, dacchè il Governo, auspice il ministro Nitti, ha compiuto la grande riforma della statizzazione delle assicurazioni sulla vita. L'istituto Nazionale di Assicurazioni conta appena due mesi di vita ed il suo ordinamento e l'inizio della sua gestione è stato per molte cause laborioso....